Alle porte di Reykjavik....

Siamo ormai alle porte con i sassi o meglio per gli amici islandesi alle porte di Reykjavik, la città della "baia fumosa" come la chiamò il suo fondatore vedendola dal mare avvolta in una nuvola biancastra (traduzione di Reykjavik) . Di questo splendido paese dove la maggior parte del territorio è occupata da vulcani , cascate, parchi e ghiacciai, la capitale è il centro nevralgico. Punto d'incontro di cultura, di governo, economico , è anche il luogo più gaudente dell'isola: i nostri amici sono giunti qui proprio nei giorni più indicati per assaporare l'atmosfera di una delle più eccitanti e strane capitali del mondo. Dico strana perchè nelle serate estive di venerdi e sabato la città, pur mantenendo la caratteristica di una cittadina assume nello stesso tempo i connotati della metropoli trasformandosi fino al mattino successivo in un grande locale a cielo aperto illuminato dalla luce del Grande Nord. Ma di questo ci parleranno Elisa & company al loro ritorno per cui passo a trasmettere gli ultimi aggiornamenti ricevuti. In questo momento siamo a Skogar, a 500 mt dalla cascata di Skogarfoss. Abbiamo scalato una lingua del ghiacciaio Myrdalsjökull, nello stesso giorno siamo stati a passeggiare sulle spiaggie nere di Vik che si trovano a 1 km di distanza in linea d'aria.Oggi invece abbiamo fatto un bel trekking da Porstmork a Skogar e abbiamo distribuito un nostro programma GEB ad una guida Islandese: che ne dite se si facesse anche la versione inglese del nostro sito? Ma come si potrebbe tradurre "bisteccata", "sbruciatata", "pranzo sociale" ???!Quando si tratta di mangiare la soluzione si trova !! Purtroppo questo e' l'ultimo giorno prima di rientrare nella confusione della "metropoli" di Reykjavik. C'è il bollino rosso anche da voi ? Fino ad ora abbiamo sempre trovato il sole ma secondo le previsioni troviamo acqua. Vuol dire che domenica faremo la Maratona Internazionale di Reykjavik sotto la pioggia.Il viaggio fino a qui e' stato bello ed emozionante e grazie anche a questo blog la distanza da tutti voi e' diminuita.Contenti di incontrarvi presto gli Elfi italo-islandesi vi augurano di raccontare i vostri bei viaggi sul nostro blog come abbiamo avuto l'opportunita' di fare noi. A presto ci vediamo alla Bisteccata....per quella siamo ben allenati.I Sei Elfi.
Alla bisteccata troverete avversari agguerriti perchè noi poveretti rimasti a casa abbiamo affilato le ganasce nelle varie sagre paesane, non ultima quella di questa sera alla Traversa dove faremo festa ai tortelli di patate; ci dicono che sulla statale della Futa il bollino è verde!!! Tengo a precisare che questi blog estivi sono stati improvvisati e sperimentali affinchè, se graditi , possano trovare spazi più ampi nel prossimo periodo vacanziero coinvolgendo maggiormente tutti nostri soci.

Dolomiti del Brenta



































































DOLOMITI DEL BRENTA

Salve ragazzi!! Sono Stefania!Io e Luca ringraziamo innanzitutto Sandro per lo splendido lavoro fatto sul blog; mi sono decisa soltanto adesso a scrivere e ad inserire le foto di questo stremante (solo per me), ma fantastico trekking da rifugio a rifugio perché ho avuto bisogno di 3 o 4 giorni di tempo per riprendere le forze; i rifugi sono tutti dislocati ad altitudini poste tra i 2100 ed i 2500 mt e si raggiungono a piedi partendo dai 1350 mt di altitudine sopra Molveno oppure dai 1500 mt sopra Madonna di Campiglio ed ogni tappa del nostro trekking prevedeva dislivelli quotidiani di circa 1000 mt in salita su percorsi misti, cioé trekking, ferrate e arrampicate. Purtroppo per me, Luca ha un fisico eccezionale ed è stato in grado di camminare 8 ore circa al giorno senza mai soste!!! Lui non beve, non mangia e non ....
Dopo quattro giorni il mio fisico ha avuto un crollo totale quando Luca mi ha detto che voleva scalare il campanile basso!!! E' una piramide di roccia altissima e tutta verticale!!! Per di più mentre eravamo al rifugio Alimonta c'era un ragazzo in contatto telefonico con l'elicottero mentre stavano tentando di soccorrere una cordata in difficoltà sul campanile ed un'altra che aveva sbagliato percorso e non riusciva ad andare né avanti né indietro, ma non finisce qui: il giorno prima avevano recuperato due feriti sempre lì. Secondo me porta anche male quel mega roccione!!!
Per fortuna il tempo mi è stato favorevole ed è peggiorato improvvisamente, quindi il nostro amico e alpinista Stefano non ci ha raggiunti e noi il sesto giorno ce ne siamo finalmente tornati a casa!!!!
Considerazioni: Il Brenta è un luogo bellissimo di aspetto lunare, molto aspro e selvaggio, poco verde e tanta roccia, non esistono impianti per arrivare fin lassù, ma solo la forza di volontà dell'uomo che ama la pace, il rumore del vento e dell'acqua dei ghiacciai, i versi degli animali e niente altro; a volte ci siamo sentiti soli, sperduti tra quei canaloni come se stessimo esplorando un luogo sconosciuto all'uomo, soltanto l'arrivo ai rifugi ci riconduceva alla realtà. Ci sono molte persone che come noi amano tutto ciò e, anche se lo sforzo fisico che io ho dovuto sostenere è stato di molto superiore a quanto avevo immaginato, consiglio caldamente ai nostri amici del gruppo GEB di provare questa stupenda esperienza!!! Un saluto a tutti da Stefania e Luca.

dalle montagne variopinte del Landmannalaugar.....

Avevo appena pubblicato il precedente blog che mi è arrivato un email da Elisa :
Salve!Ecco gli ultimi elfoaggiornamenti:Tutto bene il percorso per la strada F910 considerata la piu' difficile dell'Islanda. E veramente una strada bellissima che passa a 500 mt a nord del grande ghiacciaio Vatnajokull. Questa ci ha portato a Landmannalaugar.Questa localita' e' una specie di mecca per gli escursionisti di tutto il mondo. In questa zona ci sono dei paesaggi unici e dei trekking adatti a tutti. Abbiamo percorso una tappa del grande trekking da Landmannalaugar a Porsmork e piantato la bandana del GEB sulla cima del monte. Ci siamo comportati da veri escursionisti e giovedi' 14 abbiamo percorso 28 km circondati da montagne variopinte.I rifugi nei quali abbiamo dormito sono di buon livello, sempre puliti ed accoglienti. In futuro potrebbe essere un buon posto per un'escursione tutti insieme!Abbiamo percorso poi la strada F208,forse la strada piu' bella percorsa fino ad ora, che ci ha riportato alla civilta'.Trekking leggero alla cascata di Skaftafell.Visita alla Laguna di Iceberg di Jokulsarlon con il mezzo anfibio.Foto sulla spiaggia con foche e poi prima di arrivare ad Hofn avvistamento di tre renne.Stasera dormiano nella scuola di hofn e domani ci aspettano i ramponi per l'escursione sul ghiacciaio Vatnajokkul.Rimaniamo in questa zona fino al 18, poi ci spostiamo verso Skogar dove se possibile ti mandiamo altri aggiornamenti.
Come pronosticato Stefania è già rientrata stanca, ma soddisfatta dei giorni trascorsi sul Massiccio del Brenta. Luca non ha infierito ed ha voluto preservarla per altre escursioni. La presidentessa ha promesso di inserire alcune foto, rimaniamo in attesa ! Ultimi spiccioli di vacanza anche per Anna e Giancarlo avvistati in zona Tuckett nei giorni precedenti ed in queste ore al raduno degli alpini di Andalo mentre cantavano con il bicchiere alzato. Ma dove sono finiti gli islandesi ? Dal lago Mvytan i nostri elfi si sono diretti a Askja (circa 150 km a sud) , caldera di 50 kmq, vulcanica con grande lago all’interno di un cratere e quello di Viti in un cratere più piccolo. Contrariamente a quanto indicato sulla cartina del blog precedente hanno attraversato l’isola in senso trasversale e non percorrendo la costa. Purtroppo non sono in possesso di cartina stradale dettagliata e trovo difficoltà a descrivere l’esatto itinerario. Comunque si trovano ora nell’area Landmannalaugar a nord-ovest del ghiacciao Vatnajkull che con i suoi 8400 kmq è il più vasto d’Europa. Il Landmannalaugar , nelle highlands sud islandesi, è famoso per l’ incredibile bellezza della natura alternando zone laviche a montagne con residui minerali (in particolare riolite) che conferiscono una varietà di colori inimitabile . Qui, i nostri amici hanno in programma alcune escursioni prima di completare il tour e riprendere la via del ritorno.

stefania è alla frutta !







Avevamo lasciato Stefania e Luca al rifugio ai Brentei e pensavo che avrebbero tirato il fiato per un meritato riposo, ma le ultime notizie ce li danno già in zona rifugio Alimonta punto di partenza di un’itinerario classico che si colloca bene nell’arco di una giornata. Primo riferimento la ferrata Detassis , percorso attrezzato ed impegnativo con le sue scale lunghe ed esposte, realizzato dai tre fratelli Detassis per ricordare la madre Oliva . In pratica è un raccordo che si snoda tra la Vedretta dei Brentei e la Bocchetta bassa dei Massodi. Da qui hanno proseguito per la via Bocchette Alte , bellissima ferrata piuttosto lunga ed esposta che percorre in quota la parte centro-settentrionale del massiccio del Brenta mantenendosi per lunghi tratti a 3000 mt di quota fino a raggiungere il rifugio Tuckett. (fare riferimento alla cartina del blog precedente )
A questo punto le informazioni in mio possesso diventano un po’ frammentarie per le difficoltà di comunicare con i cellulari . le ultime news riguardano l’escursione di oggi, mercoledì 13, che è iniziata dal rifugio Pedrotti (2439) per l’ascesa alla cima Tosa (3173) , la più alta del massiccio del Brenta. Purtroppo il tempo non è stato favorevole in queste ore : vento , freddo e nebbia hanno reso molto faticoso la salita senza nemmeno avere la soddisfazione di godere del panorama . Raggiunto il rifugio Agostini sono rientrati per il sentiero Brentari al Pedrotti. Stefania è ormai alla frutta e teme che Luca stia tentando di liberarsi di lei : il mio pronostico è che presto getterà la spugna !

riceviamo dal Grande Nord


Salve!!Qui tutto bene,avevamo mandato nostre notizie da Isafjordur ma crediamo che si siano perse nel mare. È probabile perchè a casa nardini ,come già sapete, in questi giorni c’era alta marea ! Breve aggiornamento:il sole continua a splendere ma ci sono in media 8-10 gradi. Abbiamo lasciato la penisola nord occidentale e in questo momento siamo a 45 km dopo Akureyri. Passeremo due giorni nel Parco Nazionale di Jokulsargljufur dove faremo un trekking e poi da li scenderemo verso il Lago Myvitan.
Il Parco Nazionale di Jokulsargljufur (120 kmq), luogo ideale per fare trekking, è situato sulla sponda sinistra del grande fiume Jokulsa e si estende trenta km a nord della cascata Dettifoss (una tra le maggiori d’Europa – larga 100 e alta 44mt). E’ stato creato nel 1973 per proteggere il canyon dove scorre il fiume glaciale e la natura circostante, fauna selvatica compresa
Nei giorni 11-12-13-14 dormiremo in rifugi nei dintorni del ghiacciaio Vatnajkull.Per ora siamo ingrassati come delle foche:ma chi ha detto che in Islanda si mangia male???!! Ora vi salutiamo perche' i profumi che arrivano dalla cucina sono molto invitanti e anche se stasera dormiamo nelle scuole che l'estate diventano alberghi non crediamo che ci sia niente da invidiare ad un nostro albergo!!Spesso ci viene veramente il dubbio che tu sia con noi!A volte ti cerchiamo in macchina:solo il fatto che sia cosi' piena ci fa desistere dal continuare a cercare!!Appena possiamo ti mandiamo anche delle foto…e io le pubblicherò subito sul blog Pero' confessa sei gia' stato in Islanda! Magari!
News da Barberino : sabato sono partiti due big del gruppo, Stefy e Luca , meta il Brenta. Il primo giorno si sono bevuti 1000 mt di dislivello in salita e poi la Presidentessa dice di avere acciacchi. Domenica sono partiti anche Anna e Giancarlo per Andalo , mi hanno promesso che saliranno sulle più alte cime del Brenta , ma io ho chiesto che portino documenti fotografici per provarlo. Non accetterò fotomontaggi ! Chi è rimasto, per sfuggire al caldo, vaga dal Maricino al Lago, alle piscine. Saluti dal gruppo.

AAA cercasi presidentessa Stefania


Avevo fatto pubblicare questo annuncio ( a pagamento !) su tutti i principali quotidiani e subito ho ricevuto risposta da alcuni alpinisti che stavano scalando alcune cime del Brenta . L’hanno avvistata in compagnia di… ? Provate ad indovinare : troppo facile dire Luca , la nostra superguida e grande scalatore
I nostri due amici sono partiti ieri mattina da Cavallina per Madonna di Campiglio e appena arrivati al rifugio Vallesinella (1513 mt slm) , constatato il buon stato di forma, hanno deciso di modificare il programma iniziale considerato troppo soft e si sono sorbiti subito 1000 mt di dislivello in salita in circa sei ore e mezzo. Sorbole presidente, ai tuoi acciacchi fisici non ci crediamo più !!! Raggiunto il Tuckett (2272) hanno percorso la via ferrata delle Bocchette o Sosat per poi scendere al rifugio Maria e Alberto ai Brentei , posto in posizione ineguagliabile a 2182 mt su ampio terrazzo allo sbocco dell’omonimo vallone. Quando si dice che la fortuna regge : hanno trovato anche una camera doppia libera tutta per loro ! a presto.

news dall'islanda


Dove sono i nostri amici islandesi ? Dopo l’arrivo su questa terra del profondo nord é iniziato il viaggio sul grande Landrover in direzione del parco nazionale Pingvellir . Questo, oltre ad essere di grande interesse naturalistico (ambiente vulcanico con gole e faglie che lo attraversano) è anche uno dei luoghi più importanti della storia islandese : qui venne fondato uno dei primi parlamenti del mondo , nel 1944 fu proclamata l’indipendenza dell’Islanda e pochi anni fa è entrato a far parte dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Tappe successive sono la splendida cascata di Gullfoss (cascata dorata) una delle più note tra le migliaia esistenti : le acque tumultuose cadono da due gradini di 11 e 22 metri di altezza e proseguono per una stretta e profonda gola che attraversa l’altopiano. Poco lontano si trova la zona dei geyser : questo è una tipologia di vulcanismo secondario originato da sorgenti di acqua calda che erutta periodicamente insieme al vapore . Sono noti quello Geyser e Strokkur (getti di venti metri) che insieme al Pingvellir e Gullfoss fanno parte del Golden Circe, ovvero l’insieme naturalistico più noto d’Islanda. Proseguiamo (già mi sento un partecipante ) per Hveravellir , località dalla natura incontaminata e caratterizzata da pozze termali di acqua calda dove gli amici si sono tuffati di primo mattino con una temperatura esterna di soli tre gradi. Da questa località , dopo essere riscesi verso sud, il fuoristrada con la Leo al volante ha attraversato l’isola verso ovest passando sotto il ghiacciao Langjokull fino a Stykkisholmur dove c’era il traghetto per raggiungere la zona peninsulare. Trekking a Pingeyrl e arrivo sul fiordo Isafjordhur con il sole pieno fino alle 23.30

news fresche fresche dai sei elfi...

Buonanotte!!!Grazie per la bella presentazione,qui sono le ore 22,50 ed e' ancora giorno. Siamo gia' stati a mettere le mani dentro l'Oceano e fare un giro per Njardvik. Finlmente pioviscola, eravamo in pensiero perche' quando siamo atterrati erano 13,5 C° e quasi bel tempo. La Leo ha scoperto solo ora che per dormire le ci vuole il buio completo!! Povera lei aspetta e spera che venga buio!Il programma di domani prevede il ritiro del Landrover Defender da 9 posti che abbiamo gia' visto parcheggiato vicino al nostro ostello(e' nuovissiimo), una rapida spesa al supermercato e poi via alla volta di Þingvellir, Geysir e Gullfoss.Domani sera abbiamo prenotato il rifugio a Heveravellir dove ci aspetta il primo bagno in una pozza termale naturale.Ora vi salutiamo perche' anche se qui sono solo le 23,00 la stanchezza si fa sentire.Buonanotte a tutti, appena possiamo vi aggiorniamo sull'avventura.Saluti dal Grande Nord.

ciao Elfi ! ho già fatto il passaparola...vi stiamo seguendo perchè vogliamo conoscere l'islanda attraverso la vs. esperienza. Fotografate, fotografate tutto. salvatore è ansioso di montare il filmato . a presto il GEB

trekking in Islanda







E un bravo ai nostri amici del GEB che stanno per volare in Islanda , terra del ghiaccio e del fuoco !
Sono quasi le 17 di sabato 2 Agosto e tra pochi minuti decolleranno da Malpensa per raggiungere questa Repubblica , isola-stato nell’Oceano Atlantico settentrionale situata tra la Gran Bretagna e la Groenlandia. Ho appena salutato per telefono Pino, Elisa, Leonella, Francesco, Gianni ed Antonella con la promessa di sentirci appena possibile così che potrò informare i nostri soci su questo splendido trekking che stanno per intraprendere. Questa sera pernotteranno a Njarovik nelle vicinanze di Reykjavik e domani raggiungeranno con il fuoristrada Hveravellir percorrendo la strada di montagna Kjavelgur che spacca l’isola in due. La zona è protetta e la natura è rimasta selvaggia. Buon viaggio !